La libreria tra due fiumi by Alice Prina

La libreria tra due fiumi by Alice Prina

autore:Alice Prina [Prina, Alice]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2024-07-26T12:00:00+00:00


18

La tensione nel petto non accenna a diminuire. Cerca di concentrarsi sulla strada e ogni tanto butta un’occhiata nervosa a destra.

Greta ha scoperto che la situazione a scuola è peggio di quanto immaginasse.

Il professore è stato chiaro: se Lena non cambia in fretta, rischia la bocciatura.

Come se non ci fossero abbastanza rogne. Cosa diavolo ci può fare lei se quella non ha mai voglia di studiare? Per non parlare dei libri. Sono rimasti tutti davanti alla porta della camera. Li aveva scelti con cura tra quelli che più l’avevano rapita quando era una giovanissima lettrice, ma Lena non li ha nemmeno toccati.

Si massaggia la nuca e alza il volume dell’autoradio. La voce vibrante di Thom Yorke riempie l’abitacolo.

E in un attimo Greta dimentica l’incazzatura.

Ma nemmeno i Radiohead sono in grado di alleviare il dolore. Le fitte sono sempre lì a ricordarle che dietro un problema risolto ce ne sarà sempre un altro più grosso.

E visto che non ha ancora risolto un bel niente, tra poco verrà sbriciolata da tutti i macigni che le stanno cascando addosso. Lo sa.

Il più minaccioso di tutti, poi, ha un nome di quattro lettere: Lena.

Sbuffa, scuote la testa e prova a pensare alle cose belle. Ecco: la visita lampo di suo fratello. Non è riuscita a parlargli come avrebbe voluto ma la mattina della partenza gli ha dato un libro. Così, senza carta da regalo né nastro né biglietto.

Giorgio ha letto titolo e autore, Il passaggio di Pietro Grossi, e le ha puntato addosso uno sguardo smarrito. «È uscito qualche mese fa» ha risposto lei, ma nello sciame scomposto che le ronzava in testa non ha trovato le parole giuste per spiegargli il motivo di quel regalo. Lui ha scrollato le spalle e l’ha ringraziata. Lei si è alzata in punta di piedi per abbracciarlo ma la cerniera del giaccone le ha graffiato la guancia. «Ci rivediamo dalla zia» ha detto Giorgio prima di andarsene.

Chissà se ha già letto il libro si sta chiedendo ora Greta, una mano sulla guancia.

«Quanto manca?» Lena ha la bocca spalancata in uno sbadiglio.

«Ci siamo quasi.»

«Ma dovevamo andarci per forza a Milano?»

«È il compleanno di mia zia e voglio esserci perché in tutti questi anni zia Rita è stata...»

«Va bene, ho capito. Risparmiami il pippone sulla zia.»

Greta non ha bisogno di voltarsi per immaginare l’espressione imbronciata della sua compagna di viaggio. E di sventura.

«Hai presente il primo libro che ti ho dato?» riprende a parlare.

«Quale?»

«Quello che hai fatto sparire in camera.»

«Boh.»

«Uno dei personaggi, il professor Faber, dice che abbiamo bisogno di imparare, proprio come abbiamo bisogno di respirare.»

«Solo un professore può dire una simile stronzata.»

«E dice anche che i libri esistono per ricordarci quanto siamo stupidi» continua Greta.

«Questo lo sapevo già, non c’è bisogno di leggere per rendersene conto» ribatte l’altra. «E comunque il più imbecille di tutti è quel pompiere.»

Greta si volta di scatto. «Allora lo hai letto!»

«No.» Lena guarda fuori dal finestrino. «La mamma mi aveva fatto vedere il film.»

Sono in pochi ma l’appartamento è piccolo e in soggiorno ci stanno a mala pena tutti.



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